RACCOLTA E RICICLO DEI RIFIUTI MARINI

Il progetto prevede la raccolta, da parte di pescatori, degli attrezzi da pesca perduti in mare e dei rifiuti marini di natura antropica, sia in superfice che sui fondali, fino al loro sversamento in apposite aree dedicate, per poi essere destinati allo smaltimento o al riciclo/riuso, a seconda della tipologia di materiale.

Il problema dei rifiuti marini ormai ha raggiunto livelli di vera emergenza per quantità e tipologia. Accanto agli attrezzi da pesca quali reti, nasse e fili di nylon direttamente collegati all’attività di pesca, sempre più spesso il pescatore recupera rifiuti di origine antropica. A tal fine, occorre evidenziare che, mentre gli attrezzi da pesca causano un danno diretto agli stock ittici dovuto all’effetto denominato ghost net, i rifiuti sversati in mare dalla terra ferma producono notevoli danni ad ecosistemi ed habitat, soprattutto nella fascia batimetrica più sensibile (0-50 m).

Questa metodologia operativa coinvolge sia le imbarcazioni appartenenti al segmento della pesca costiera locale che operano per lo più sotto costa, sia le imbarcazioni a strascico operanti su alti  fondali.

L’attività di recupero, stoccaggio da parte dei pescatori sarà realizzata in ore dedicate esclusivamente a questa attività. Ogni barca partecipante alla raccolta dei rifiuti compila una “scheda giornaliera di recupero” in cui vengono inserite tutte le informazioni riguardanti il numero di ore dedicate all’attività di recupero, la tipologia di rifiuto pescato, la profondità, le attrezzature utilizzate ed il personale impiegato.

La partecipazione e il coinvolgimento attivo degli operatori della pesca nell’attività di recupero di rifiuti, rappresenta il punto di forza dell’iniziativa e la creazione di una rete (composta da imprese della pesca, associazioni ambientaliste, Enti di ricerca, Amministrazioni comunali) rappresenta una vera e propria innovazione nella creazione della filiera del rifiuto marino.

La partecipazione delle amministrazioni comunali che hanno aderito a FIRM rappresenta un ulteriore fondamentale tassello per la buona riuscita dell’iniziativa, sia per la realizzazione e l’organizzazione delle aree di deposito e smaltimento dei rifiuti, dove avverranno anche i campionamenti per le attività di ricerca, che per il coinvolgimento delle comunità locali. 

La creazione di una procedura tecnico-organizzativa-ammnistrativa in grado di costruire la filiera dei rifiuti marini, consentirà non solo di attuare una continuativa azione di risanamento della risorsa mare, ma anche di attuare una concreta azione di economia circolare trasformando una buona parte dei rifiuti marini in risorsa, innanzitutto per gli stessi territori. 

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